
LAVORO
L'importanza e gli obiettivi dei Fondi sanitari integrativi
In un contesto sanitario abbastanza precario e in continua evoluzione, troppo spesso caratterizzato da lungaggini burocratiche e mancanza di servizi, l’accesso a cure mediche di qualità è fondamentale ma costituisce un problema prioritario per molti cittadini italiani; proprio per questo i fondi di assistenza sanitaria integrativa emergono come pilastri fondamentali nell’aiutare l’iscritto ad affrontare in modo più sicuro e preparato le sfide legate alla salute. L'obiettivo dell'assistenza sanitaria integrativa è quello di offrire un livello aggiuntivo di sicurezza e copertura, riducendo le spese dirette degli utenti per i servizi sanitari e migliorando l'accesso a cure più ampie e specializzate
Nonostante la loro importanza, nel nostro Paese si parla ancora troppo poco dell’assistenza sanitaria integrativa, eppure oggi sono più di 10 milioni i lavoratori e le lavoratrici attivi/e iscritti/e ai fondi sanitari integrativi. Anche gli interventi legislativi fino ad oggi non hanno dato un disegno completo del settore, pertanto è auspicabile l’introduzione di una legge quadro organica capace di fornire un assetto normativo aggiornato, coerente e rispondente alle mutate esigenze del settore.
I Fondi sanitari integrativi
In Italia la spesa sanitaria è caratterizzata dalla presenza sia del pubblico sia del privato, infatti le spese sanitarie sono sostenute dal Sistema sanitario nazionale (Ssn), dalle assicurazioni, dai Fondi sanitari integrativi e direttamente dai privati. In generale il Ssn si fa carico delle spese sanitarie rientranti nei livelli uniformi e essenziali di assistenza (Lea) erogate gratuitamente o attraverso il pagamento del ticket sanitario; le imprese assicurative sostengono le spese dovute sulla base di polizze assicurative; i Fondi sanitari integrativi, invece, in modo virtuoso operano con finalità assistenziali, secondo il “principio di mutualità e solidarietà tra gli iscritti”. Dunque L’assistenza sanitaria integrativa è un pilastro fondamentale del sistema di welfare nazionale, con un ruolo centrale di supporto al Servizio Sanitario Nazionale e contribuisce anche alla riorganizzazione dell’intero sistema socio-sanitario. In questo scenario, i fondi sanitari integrativi si configurano come attori chiave nella tutela della salute dei cittadini e nella promozione di un modello di assistenza più accessibile, tempestivo e vicino ai bisogni reali delle persone.
La classificazione dei Fondi sanitari
La principale classificazione dei Fondi sanitari è quella che porta a distinguere tra i Fondi di Tipo A che erogano esclusivamente prestazioni integrative rispetto ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e i Fondi di tipo B, che prevedono la possibilità di rimborsare anche prestazioni comprese nei LEA, purché almeno il 20% delle risorse sia destinato a servizi extra-LEA, quali ad esempio l’assistenza odontoiatrica o le prestazioni socio-sanitarie rivolte a soggetti non autosufficienti.
Stando a quanto emerso dal Terzo Rapporto sui Fondi Sanitari Integrativi del Ministero della Salute che ha fornito l’analisi dell’evoluzione del settore nel triennio 2021-2023 è evidente una crescita costante del numero degli iscritti e delle risorse impiegate per l’erogazione delle prestazioni. Nel solo 2022 risultano censiti 324 fondi sanitari, di cui solo 13 rientranti nella tipologia A, mentre i restanti appartengono alla tipologia B. Questi ultimi hanno trovato una disciplina legislativa con il cosiddetto decreto Turco del 2008, poi modificato dal successivo decreto Sacconi del 2009 con cui è stata anche introdotta l’Anagrafe dei Fondi istituita presso il Ministero della Salute sanitari a cui tutti i fondi devono essere censiti per garantire controllo, trasparenza ed efficienza.
È bene ricordare che Fondo EASI è stato tra i primi a ottenere, a partire dal 2010, l'iscrizione all'Anagrafe dei Fondi sanitari e tale adempimento è un presupposto necessario per poter continuare a beneficiare delle agevolazioni fiscali, previste a norma di legge, sui contributi versati a tali fondi.
Stando al sopracitato rapporto del Ministero della Salute nel 2025 verrà introdotto, in forma obbligatoria il “Cruscotto Informativo”, un applicativo sviluppato per potenziare la capacità di analisi e favorire una più stretta integrazione tra il sistema sanitario pubblico e quello integrativo, con lo scopo di promuovere trasparenza e orientare le scelte legislative, nel rispetto dei principi di equità, universalità e centralità della persona. La partecipazione al Cruscotto, inoltre, sarà condizione necessaria per l’ottenimento della certificazione dell’Anagrafe.
A cura di Fondo EASI – Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa