
Fondo EASI — l'Ente di assistenza integrativa per i dipendenti CED, una storia quasi ventennale
Fondo EASI — l'Ente di assistenza integrativa per i dipendenti CED, una storia quasi ventennale.
Cos'è il Fondo EASI e la sua costituzione
Il Fondo EASI è l’Ente Assistenza Sanitaria Integrativa nato per i dipendenti dei C.E.D., ICT, Professioni Digitali e STP, art.266 Ccnl Ced, e estendibile a tutti i lavoratori delle Piccole e Medie Imprese e degli Studi di Professionisti non organizzati in ordini e collegi.
Il Fondo è nato nel 2007 a seguito di un accordo tra la Federazione Nazionale UGL Terziario, ASSOCED - Associazione italiana Centri Elaborazione Dati, CONFTERZIARIO - Confederazione del Terziario e della Piccola Impresa, alle quali si è unita, a partire dal 2012, L.A.I.T. - Libera Associazione Italiana dei Consulenti Tributari e dei Servizi Professionali.
L’ Ente ha natura paritetica tra le parti datoriali e dei lavoratori firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e, ai sensi dell'articolo 36 e seguenti del codice civile, ha natura giuridica di associazione non riconosciuta senza finalità di lucro. Tutto ciò che concerne la sua organizzazione e il suo funzionamento sono regolati dal proprio Statuto.
La nascita dei Fondi sanitari in Italia
Dai primi anni ’90 il legislatore ha introdotto nel nostro ordinamento i Fondi di assistenza sanitaria integrativa che sono enti, associazioni, società di mutuo soccorso, compagnie assicurative, regolarmente iscritti all’Anagrafe dei Fondi Sanitari.
E’ il d.lgs 502/92, che all’art. 9 prevede la possibilità per le regioni di avviare, a partire dal 1995, delle forme di assistenza differenziata per particolari gruppi di prestazioni. L’obiettivo è il superamento del principio di universalità e solidarietà del Ssn ed avviare un percorso mirato alla creazione di sistemi di quasi-mercato per alcune branche di prestazioni sanitarie, finanziate da risorse alternative alla fiscalità generale. A distanza di un anno, il d.lgs 517/93 chiude ogni possibilità in tale direzione e modifica la norma sostituendo le “forme di assistenza differenziata” con “forme integrative di assistenza sanitaria”, specificando, con chiarezza, che si tratta di prestazioni aggiuntive a, e non sostitutive di quelle erogate dal Ssn. Il carattere integrativo dei fondi sanitari viene ulteriormente rafforzato e specificato dal d.lgs 229/99,art.9.
Altra novità si ha con il DM del 31 marzo 2008 che ha previsto l’istituzione dell’Anagrafe dei fondi sanitari presso il Ministero della Salute e regolamentata, per le sue funzioni e finalità, dal DM del 27 ottobre 2009. Secondo la normativa nell’anagrafe sono censiti tutti i fondi sanitari integrativi del Sistema sanitario nazionale nonché gli enti, casse, società di mutuo soccorso aventi fine esclusivamente assistenziale. Il Fondo EASI è stato tra i primi a ottenere, a partire dal 2010, l'iscrizione all'Anagrafe dei Fondi sanitari e tale adempimento è un presupposto necessario per poter continuare a beneficiare delle agevolazioni fiscali, previste a norma di legge, sui contributi versati a tali fondi. L’iscrizione di EASI all’anagrafe da un lato garantisce ai lavoratori la possibilità di usufruire di prestazioni sanitarie fondamentali per la tutela della salute, in alcuni casi difficilmente coperte dal Sistema sanitario nazionale; dall’altro, consente ai datori di lavoro la deducibilità fiscale dei contributi versati al Fondo EASI per l’assistenza sanitaria dei propri dipendenti.
L’ultimo intervento normativo in materia di assistenza sanitaria integrativa è proprio il DM del 27 ottobre 2009 (o anche decreto Sacconi) secondo cui i fondi sanitari integrativi devono destinare almeno il 20% dell’ammontare complessivo delle proprie risorse economiche annuali a una serie di prestazioni vincolate: prestazioni di assistenza odontoiatrica, di assistenza socio-sanitaria per soggetti non autosufficienti, interventi per il recupero della salute di soggetti temporaneamente inabilitati da malattia o infortunio.
I Fondi sanitari hanno dunque una funzione integrativa: affiancano ma non sostituiscono il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), offrendo agli iscritti l’accesso a prestazioni socio-sanitarie. Il SSN eroga prestazioni mediche, con il solo pagamento del ticket a tutti ma spesso le liste di attesa sono lunghe e la gestione lenta e burocratica. Capita quindi di rivolgersi a strutture private e convenzionate: l’assistenza sanitaria integrativa interviene proprio in questi casi, offrendo una copertura totale o parziale delle spese da sostenere per usufruire di queste prestazioni mediche.
L'attività del Fondo EASI e le prestazioni garantite
Come stabilito dal Regolamento del Fondo, l’Ente ha lo scopo di garantire, ai lavoratori iscritti, trattamenti di assistenza sanitaria integrativa, infatti le aziende destinatarie del CCNL CED, ICT, Professioni Digitali e STP e professionisti non ordinistici hanno l’obbligo di iscrivere ad EASI tutti i dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato di durata pari o superiore a 12 mesi e gli apprendisti.
Le prestazioni sanitarie sono erogate dal Fondo EASI, per il tramite della compagnia assicurativa Unisalute, che ha predisposto per gli iscritti a Fondo EASI un sistema di convenzionamenti con strutture sanitarie private mediante proprio personale specializzato.
I convenzionamenti prevedono una serie di standard qualitativi che la struttura sanitaria è tenuta a garantire a Unisalute, e dunque agli Iscritti a Fondo EASI. L’utilizzo di strutture convenzionate è importante per poter usufruire di vantaggi, come il fatto di non dover sostenere spese (ad eccezione di quanto previsto dalle singole coperture) perché il pagamento delle prestazioni avviene direttamente tra Fondo EASI, UniSalute e la struttura convenzionata; inoltre con questo sistema sono ridotti al minimo i tempi di attesa tra la richiesta e la prestazione.
Per garantire la più ampia libertà di scelta, il Piano sanitario può prevedere anche la possibilità di utilizzare strutture sanitarie private non convenzionate da UniSalute per Fondo EASI e il rimborso delle spese sostenute avviene secondo quanto previsto per le singole prestazioni.
Tra le prestazioni del piano sanitario rientrano il ricovero in istituto di cura per grandi interventi chirurgici; prestazioni di alta specializzazione; visite specialistiche; il rimborso di ticket sanitari per accertamenti e pronto soccorso; trattamenti fisioterapico riabilitativi; acquisto di protesi o ausili medici ortopedici; il pacchetto dedicato alla maternità; prestazioni odontoiatriche di implantologia; cure dentarie da infortunio e interventi chirurgici odontoiatrici extraricovero; prestazioni diagnostiche particolari; diagnosi comparativa. È inoltre attivo il servizio Monitor Salute, un servizio di monitoraggio a distanza dei valori clinici in caso di malattie croniche quali diabete, ipertensione, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e asma, rivolto agi iscritti con età maggiore o uguale a 40 anni.
Fondo EASI aderisce all'elenco delle imprese responsabili
Merita particolare menzione anche l’adesione del Fondo EASI al Codice di Autodisciplina di Imprese Responsabili in favore della maternità lanciato dal Ministero per la famiglia, la natalità e le pari opportunità. Il Codice di Autodisciplina nasce come uno strumento non vincolante, proposto alla libera determinazione delle imprese per sostenere la maternità, che si affianca a misure per favorire l’ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro, in modo da incentivare la conciliazione tra famiglia e lavoro. Le principali raccomandazioni contenute nel Codice sono quelle di favorire la carriera delle madri con il potenziamento di prevenzione e cura dei bisogni della salute e un progressivo adattamento agli orari e alle modalità di lavoro, di modo che siano facilmente conciliabili con gli impegni della maternità. E ancora flessibilità di orario, lavoro agile e copertura delle spese per la cura e l’educazione dei figli.
A cura di Fondo EASI – Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa