LA MATERNITA' (NON) E' UN'IMPRESA - IMPRESE RESPONSABILI
Fondo EASI aderisce al Codice di Autodisciplina di Imprese Responsabili in favore della maternità lanciato dal Ministero per la famiglia, la natalità e le pari opportunità.
L'annuncio è stato fatto questa mattina alla presenza della Ministra Eugenia Roccella e dalla Ministra del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone, nel corso dell'evento "La Maternità (non) è un'impresa", tenutosi a Roma presso la sala del Tempio di Adriano.
All'evento ha partecipato Giancarlo Badalin, Vicepresidente di EASI, Fondo che da anni incentiva la presenza e la permanenza delle madri nel mondo del lavoro, attraverso iniziative di prevenzione e cura dei bisogni della salute delle donne.
Il Codice di Autodisciplina nasce come uno strumento non vincolante, proposto alla libera determinazione delle imprese per sostenere la maternità, che si affianca a misure per favorire l’ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro, in modo da incentivare la conciliazione tra famiglia e lavoro.
Le principali raccomandazioni contenute nel Codice sono quelle di favorire la carriera delle madri con il potenziamento di prevenzione e cura dei bisogni della salute e un progressivo adattamento agli orari e alle modalità di lavoro, di modo che siano facilmente conciliabili con gli impegni della maternità. E ancora flessibilità di orario, lavoro agile e copertura delle spese per la cura e l’educazione dei figli.
«L’epoca che stiamo attraversando - evidenzia il Vicepresidente Badalin- e i segnali sempre più allarmanti di un calo demografico dovuto anche alla difficoltà per le donne di gestire serenamente maternità, esigenze personali e percorso professionale, impongono un impegno solidale, fattivo e congiunto sempre più forte tra istituzioni, corpi intermedi e imprese. Lo sviluppo di soluzioni collettive in favore della maternità, tramite gli enti bilaterali e i fondi sanitari, rappresenta una possibilità reale di sostenere le donne lavoratrici soprattutto nelle piccole e medie imprese. Siamo consapevoli del ruolo che possiamo svolgere in questa sfida cruciale che non può essere sottovalutata, rimandata o trascurata da nessuno».